LA MAGIA E LA FIEREZZA
AL FESTIVAL DI
TAY SON - BINH DINH (VIETNAM)
  Qui Nhon (Vietnam) 03 Agosto 2008
M agica. E’ stata proprio in una magica atmosfera che si e’ svolta la cerimonia di inaugurazione del Primo Festival di Tay Son-Binh Dinh , a Qui Nhon, una bellissima citta’ costiera del centro del Vietnam. Negli anni precedenti , a Phu Phong e a Tay Son, nell’interno sugli altipiani centrali, si e’ sempre svolta una grande festa, come le sagre di paese per il santo patrono, per celebrare le gesta di Quang Trung (1752-1793), Imperatore e grande condottiero del Vietnam, famoso per l’eroismo e l’astuzia usati nelle battaglie contro i cinesi e i ribelli locali. Quest’anno invece, con l’intervento di numerosi sponsors (agenzie turistiche, banche, ditte locali, etc.) , il contributo della provincia e delle autorita’ , il festival e’ stato organizzato a Qui Nhon nel periodo dal 31/7 al 3/8/2008. Il 31 luglio 2008 si e’ svolto uno spettacolo all’aperto di “Hat Boi” un genere di opera recitata e cantata, in costumi tipici, simili alla tradizione cinese e con maschere che danno ad ogni attore una personalita’ particolare , accompagnata da strumenti musicali ad arco e a percussione, avente come tema le gesta eroiche di personaggi storici vietnamiti, in particolare di Nguyen Hue, l’imperatore del Vietnam che scelse poi di essere chiamato Quang Trung.
La serata del 01 agosto 2008 si e’ invece svolta la vera inaugurazione del festival internazionale. E subito ci si e’ sentiti catapultati in un’altra epoca, al momento dell’ingresso di cinque elefanti , il primo dei quali trasportava l’eroe, Quang Trung, su una portantina fissata sull’ enorme elefante bardato di oro e rosso. Il suono dei tamburi delle minoranze etniche degli altipiani e le spade luccicanti di centinaia di guerrieri in corsa hanno esaltato la platea. Il tutto e’ stato amplificato dalla visione riportata dagli ampi schermi , sui quali volteggiava lo stendardo in oro e rosso delle insegne scritte in cinese del condottiero. Ma e’ stato solo l’inizio di una rassegna di colpi di scena , tra cui la comparsa dal nulla di un ponte che, tra fuochi d’artificio , dai due lati della scenografia, si univa al centro della scena, simboleggiando come la forza sia inutile se non vi e’ l’unione tra coloro che combattono. Questo ponte riproduceva anche quello appena costruito sulla baia di Thi Nai , il piu’ lungo del Vietnam, che unisce Qui Nhon alla nuova zona industriale di Nhan Hoi.
Purtroppo a meta’ serata, agli effetti speciali della tecnologia piu’ ricercata si sono aggiunti quelli imprevisti di una tempesta assolutamente inaspettata dopo vari mesi di siccita’. Tra il suono dei tamburi e i tuoni all’inizio e’ sembrato un effetto voluto ma la pioggia scrosciante ha poi obbligato gli spettatori ad un fuggi fuggi generale. Imperterriti le comparse, attori, ballerini, etc, hanno continuato le loro danze sotto la pioggia, per il piacere degli spettatori che da casa seguivano lo spettacolo trasmesso alla televisione su una delle reti nazionali.
La mattina del 2 agosto nel centro sportivo di Qui Nhon si e’ svolta una manifestazione internazionale sulle arti marziali, in particolare su quella vietnamita tipica della zona di Binh Dinh chiamata appunto “Vo Binh Dinh”, a cui hanno partecipato rappresentanze di vari paesi, fra cui atleti del Portogallo, della Francia, e anche italiani di Settimo Torinese. In particolare tutti hanno vissuto attimi di autentica incredulita’ per la prestazione di un atleta vietnamita. A torso nudo e piedi nudi, eccolo saltare giu’ dalle spalle dei compagni su di un tappeto di vetri e specchi frantumati e poi proseguire riuscendo a piegare una lancia di ferro , la cui punta e’ inserita all’altezza della gola , con una spinta data in tre tempi e , per rendere ancora piu’ spettacolare , nella parte finale, gli stessi compagni provvedevano a dare un colpo a dei mattoni messi dal lato opposto, sulla nuca. Gli spettatori alla fine hanno veramente partecipato con urla e applausi alla riuscita della performance.
Ma anche gli italiani si sono distinti per la simpatia e le capacita’ dimostrate nel loro intervento. Il gruppo formato da tre giovani donne e tre uomini hanno rappresentato la situazione in cui delle ragazze vengono abbordate da malintenzionati. Le ragazze hanno cominciato ha utilizzare tecniche di difesa e alla fine hanno messo in fuga i poveri assalitori , sconcertati dalle qualita’ nascoste delle ragazze.
Nella serata si e’ invece svolta una conferenza con spettacolo avente come argomento la poesia e la letteratura vietnamite , con l’intervento di intellettuali e con danze ed intermezzi musicali.
La sera del 3 agosto si e’ poi svolta la serata conclusiva: dopo i saluti e le onoreficienze alle autorita’ locali, sono seguite diverse attrazioni tra cui si sono particolarmente notate le danze del gruppo coreano e di quello cambogiano. Ma il clou della serata e’ stata la nomination della Miss della Terra delle Arti Marziali, un vero e proprio concorso , non solo di bellezza, ma anche di personalita’ e capacita’ , che dopo varie prove pratiche di arti marziali e anche risposte su argomenti di carattere sociale , ha protratto lo spettacolo fino ala mezzanotte. Sia a meta’ serata che nel finale, si e’ svolto uno spettacolo pirotecnico straordinario, sia per la durata che per i giochi di luci e colori creati dai tecnici.
Quasi con dispiacere si e’ poi concluso tutto: eletta una giovane e bellissima ragazza, conferiti altri premi alle partecipanti e tutti gli spettatori presenti alla manifestazione speravano nella continuazione di quel bellissimo momento ricco di magia e fierezza, forza e intelligenza.Quel orgoglio e quella fierezza con cui sono state rievocate le gesta di Quang Trung , come insegnamento della tradizione popolare ai giovani e recupero delle tradizioni locali per lo sviluppo del turismo e dell’economia del paese. Tra due anni si ripetera’ questa bellissima esperienza, ma vi sono ugualmente altre bellezze da visitare in questa zona del centro, fra cui le torri del popolo CHAM, testimonianza di queste genti pacifiche venute dall’India e sopraffatti dai vietnamiti, e di cui sono rimasti questi templi, o il grandioso e moderno ponte che attraversa la citta’ di Qui Nhon.
Questo festival e’ stata una splendida occasione e un validissimo biglietto da visita per il Vietnam in crescita.
E tutti , turisti compresi, saranno tornati a casa portandosi nel cuore il sorriso di questo popolo. E’ questo il ricordo che sicuramente durera’ e chi ne avra’ occasione, potra’ ritrovare ogni volta che verra’ in Vietnam.
PS: Qui Nhon e’ raggiungibile da Hochiminhcity in aereo, in treno , in autobus e vi sono ora anche pullman con letti , treni speciali con cuccette (I Golden Trains) molto confortevoli e a prezzi economici. Si possono inoltre noleggiare auto o piccoli pullman turistici, secondo le necessita’.In citta’vi sono numerosi alberghi fra cui anche hotel a 4 e 5 stelle con Spa e tutti i servizi, a cui si aggiungono 2 resorts, per poter trascorrere qualche giorno godendo del bellissimo mare di Qui Nhon.
L’ingresso del condottiero Quang Trung e il suo seguito
La rappresentazione delle minoranze degli Altipiani del centro Vietnam
Lo spettacolo con le maschere dell’opera teatrale HAT BOI e TUONG
Dimostrazione di Arte marziale di una candidata al titolo
La vincitrice del concorso Miss Terra delle Arti Marziali , la Sig.ina Bùi Thị Thanh Thảo
Le tre prime classificate per il concorso “Miss Terra delle Arti Marziali”
Dimostrazione di arte marziale del gruppo di Settimo Milanese (Torino-Italia)